L’ignoranza – la radice di tutte le sofferenze
Essere nel sonno dell’ignoranza e della dimenticanza di sé non è la natura essenziale degli esseri umani. La nostra vera natura è il risveglio.
Andare oltre l’ignoranza
Sappiamo tutti che se troviamo la diagnosi corretta per la nostra sofferenza, è sempre più facile trovare rimedi e soluzioni più efficaci. I saggi appartenenti a tutte le tradizioni di fede hanno trovato un terreno comune nella diagnosi di ciò che causa l’infelicità umana. Hanno potuto scandagliare le ragioni della sofferenza dell’umanità e hanno scoperto che è tutto nella Mente. Nei seguenti cinque articoli (in questo articolo sarà affrontata solo Avidya (ignoranza), N.d.T.), esploreremo le 5 Afflizioni della Mente (Pancha Kleshas) secondo Rishi Patanjali, il grande saggio dell’India.
Introduzione alle Cinque Afflizioni (Pancha Kleshas) della Mente
Rishi Patanjali, che ha mostrato al mondo il sentiero dello Yoga, parla delle cinque afflizioni o Pancha Kleshas che sono alla radice di tutti i dolori della vita: Avidya (ignoranza), Asmita (ego), raga (attaccamento), Devesh (avversione) e Abhinivesha (paura della morte).
L’umanità ha perso la sua visione a causa di questo stato mentale annebbiato causato da queste cinque afflizioni. Comprenderli come l’aspetto più significativo dello Yoga può aiutarci a trovare la nostra strada attraverso il nostro attuale stato mentale di giungla. Esplorando la loro antica saggezza, possiamo trovare strumenti pratici da usare nella nostra vita quotidiana. Così, in tutta la negatività che circonda ognuno di noi, possiamo vedere ed esplorare le nuove possibilità positive.
La prima afflizione: La dimenticanza di sé, o Avidya
Il mistero più insondabile di questo mondo è che prendiamo sempre i nostri “vestiti” (corpo) per essere ciò che siamo! Possiamo ricordare molte cose, ma non possiamo ricordare che siamo Coscienza Pura e non solo un corpo inerte. Tutti noi soffriamo di una malattia comune chiamata “dimenticanza di sé”.
Identificata con il corpo, la Mente continua ad allontanarsi dal reale dentro di noi, vagando nei desideri materialistici e rimanendo intrappolata. Dimentichiamo di essere Esseri Spirituali che indossano il corpo materiale.
Tutti i dolori e le miserie appartengono al corpo e alla mente impura. La pura coscienza, o Atman (Anima), è indenne da dolori e sofferenze. Ma la grande illusione chiamata Maya lancia l’incantesimo di Avidya, e il nostro Sé spirituale viene dimenticato. Il nostro viaggio spirituale inizia con la comprensione più profonda che la vera conoscenza non è la conoscenza acquisita o la persona intellettuale e accademica. Inizia con il disimparare, svuotare, de-identificare e de-condizionare la Mente per ritirarsi nella sua pura essenza.
La maggior parte delle persone pensa a Vidya come conoscenza acquisita attraverso l’intelletto e l’assenza di questa conoscenza come Avidya. Tuttavia, la persona più intellettuale e competente di questo mondo potrebbe essere vittima di Avidya (dimenticanza di sé), perché Avidya è accettare il transitorio come eterno, l’impuro come puro e l’incoscienza come coscienza!
Ecco perché troviamo che una persona semplice, umile, a volte chiamata ignorante, raggiunge Dio più velocemente dei giganti intellettuali. Grandi Maestri come Gesù, Ramakrishna, Kabir, Tulsi o Nanak entrano in questo mondo solo con il più profondo desiderio di conoscere la realtà nascosta dietro il velo di Maya. Essi realizzano Dio. Sono fari dell’umanità.
Avidya è semplicemente la dimenticanza di sé
Perché Vidya non è conoscenza ma saggezza con innocenza. Sacrifichiamo la nostra innocenza con la conoscenza e poi desideriamo tornare alla nostra innocenza infantile. Forse facciamo questo gioco per essere co-creatori di questo dramma divino chiamato vita! Solo chi è realizzato conosce la vera causa di questo mistero!
Non siamo qui solo per essere felici ed evitare l’infelicità, ma anche per contemplare ciò che Rishi Patanjali chiama l’afflizione o causa della nostra insoddisfazione interiore. Pertanto, la prima afflizione, Avidya, deve essere contemplata di più nella nostra vita quotidiana. Avidya è semplicemente la dimenticanza di sé, l’incoscienza, ed è il nostro più grande problema.
Abbiamo tutti bisogno di svegliarci e diventare più consapevoli e attenti a riconoscere l’Anima come “unico facitore” e cercare di togliere di mezzo la nostra falsa vanità. Si dice, “vidya dadati vinayam”, che significa Vidya, un’adeguata educazione o apprendimento, conferisce umiltà. Pensate a come ci sentiamo bene quando incontriamo persone sinceramente umili e dalla voce dolce, anche in situazioni infelici. Un vero Yogi esemplifica l’umiltà. L’umiltà è anche accompagnata da una semplice innocenza.
Vidya manifesta la nostra Anima. Avidya nasconde la nostra Anima.
Vidya sublima il nostro falso sé, mentre Avidya glorifica e sostiene il nostro falso sé nell’ignoranza e nella vanità. Dovremmo scegliere Avidya o Vidya? Dovremmo essere sottomessi al nostro falso sé o permettere alla luce dell’Anima di irradiarsi attraverso la nostra umiltà ed eccellenza in ogni sfera della nostra vita?
L’apprendimento autentico arriva quando siamo preparati ad imparare dall’esperienza della vita. Lasciate che la vita sia una continua evoluzione della coscienza. Che la vita sia un movimento da Avidya (dimenticanza di sé) a Vidya (consapevolezza di sé).
Essere nel sonno dell’ignoranza e della dimenticanza di sé non è la natura essenziale degli esseri umani. Non siamo qui per soffrire e causare sofferenza agli altri. La nostra vera natura è il risveglio.
Infatti, noi siamo risvegliati. Tutte le angosce sono sovrapposte! Il gioco della mente! Abbiamo dimenticato come fermarci e vedere le persone e le cose con l’Occhio della Consapevolezza. Quell’Occhio vede e mostra tutto come Uno. Tutte le divisioni cadono. L’unità prevale. Questa coscienza di unità è Dio e l’Amore.
Autore
Bodhi -Shuddhaanandaa Brahmachari è un insegnante spirituale di fama mondiale. Con 40 anni di esperienza di meditazione, autore e visionario sostenitore sociale, ha fondato la Lokenath Divine Life Mission, che serve migliaia di individui poveri. Ha ricevuto il Lifetime Achievement Award, House of Lords, UK, 2015. Autore: Vivere con il mio maestro himalayano. Canale YouTube: Bodhi Shuddhaanandaa.
FONTE: Questo articolo è ripreso da OMTimes Magazine , ed è disponibile in lingua originale QUI .
Estratto, tradotto e adattato da: ESPAVO: LetturaAkashica & TecnicheEnergetiche. Condividere citando la fonte Crea Buon Karma