Backstage

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Benvenuta/o ora fai una pausa con me. Io gradisco un caffè di cicoria allungato con latte di riso, oppure una tisana ayurvédica della YogiTea, che oltre ad essere buonissime hanno dei suggerimenti di Asana sulla scatola e hanno delle frasi potenzianti attaccate alla tea bag. Tu cosa bevi quando fai una pausa?

Se fa freddo amo portare l’orlo della maglia sino a coprire la metà della mano, mentre leggo qualcosa di utile oppure interessante. Questo è una delle attitudini per concedermi una pausa dal mio lavoro, la pausa breve. Invece la pausa lunga mi porta fuori di casa, che praticamente è anche il mio ufficio, il mio spazio sacro, il mio rifugio.

Ho la fortuna di abitare a pochi passi da un bellissimo parco, ed è li che mi reco delle volte anche solo per una semplice passeggiata sull’erba e sotto gli alberi, perchè è fondamentale per me fare radicamento, visto che il mio tipo di lavoro mi fa stare a lungo con la “testa fra le nuvole”!

Il mio lavoro non è unicamente quello che avviene nelle ore dedicate a tale scopo, ma si articola in differenti attività, chi è freelance sa benissimo che è un lavoro bellissimo da una parte ma molto impegnativo dall’altra. Certo puoi gestire il tuo tempo a tuo piacimento, ma autogestirsi è una cosa che si impara sulla propria pelle e non è facile per nulla. Delle volte il rischio è di fare troppo, oppure al contrario, iniziare a naufragare senza concludere nulla!

Per questa ragione occorre pianificare le varie attività e poi cercare di rispettare tale pianificazione. Quindi indicativamente al mattino mi occupo della gestione dei canali di comunicazione: social, sito, email e anche della gestione dell’agenda.

Poi c’è il tempo per lo studio e la ricerca, che per me consiste nell’approfondire tematiche spirituali, oppure cose che servono al mio business. Per questo studio e corsi sono sempre prioritari, come lo è il lavoro spirituale personale, fondamentale visto quello di cui mi occupo.

Quest’ultimo aspetto è in continua evoluzione e cambiamento; perché ogni nuova lettura, ogni nuova meditazione, ogni nuovo lavoro interiore porta un cambiamento definitivo in una o più parti di ciò che sono. Questo dopo un pò si trasforma in nuova consapevolezza che mi porta a scoprire nuove nozioni, ad avere nuovi intuizioni ed esperienze per arrivare al nuovo orizzonte che dopo un pò diventa nuova partenza. Succede lo stesso anche a te?

Nella seconda parte della giornata invece, lavoro con le sessioni. Ho sperimentato che per me è vero il proverbio tedesco:”La sera conosce cose che il mattino nemmeno si immagina”.

Infatti dal primo pomeriggio sino alla sera, mi sento molto più calma e ricettiva. Quindi “scivolare” dolcemente in meditazione, aprire lo spazio sacro di lavoro e permettere che la “magia avvenga” è molto più semplice. Ovvero lo stabilirsi della connessione con questo invisibile agli occhi che invece è reale.

In questa fase amo accendere sempre una candela bianca, perché la candela ci rappresenta nel contatto con l’invisibile, poiché la struttura della candela è il corpo fisico, lo stoppino è lo spirito e la fiamma è l’anima. Lo sapevi?

Ho sempre intorno cristalli, incensi, salvia da bruciare, palo santo, acque spirituali e orgoniti. Insomma tutto quello che occorre a pulire, proteggere, innalzare le frequenze e supportare sinergicamente.

Anche se tali testimoni sono sostenitori di una centratura e protezione che si ottiene con la pratica costante di un percorso autentico.

I profumi dell’incenso sono doni graditi alle guide che partecipano e sostengono il lavoro spirituale.

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