TALENTI E ANIMA: LA MIA BARBIE NON AVEVA I TACCHI A SPILLO
LA MIA BARBIE NON AVEVA I TACCHI A SPILLO
Come la stragrande maggioranza delle mie coetanee in età da scuola elementare, di questa porzione geografica della Terra, avevo la mia Barbie di ordinanza. Ne possedevo solo una, non aveva tantissimi accessori, vestiti e gadget, e ad un certo punto la mia bionda bambola status non è stata nemmeno più una Barbie.
Questo è accaduto perchè un giorno le ho tagliato i lunghi e lisci capelli biondo platino, sostituendoli con una parrucca di ondulati capelli castano scuro.
NON ERA UNA BARBIE GIRL IN A BARBIE WORLD
Titolo che fa eco al ritornello di un tormentone pop degli Aqua, che pone l’accento proprio su questa vita effimera con cui si “allenavano” le bambine attraverso il gioco, ma anche con un importante messaggio nel testo della canzone che sottolineo:”… ovunque immaginazione , la vita è una tua creazione…”
Ma la mia Barbie non amava partecipare ai party, non si agghindava per presenziare ad improbabili debutti in società e non cedeva alle lusinghe del belloccio di turno.
Quello che le piaceva fare era viaggiare con il suo camper, che per la cronaca era una vecchia borsa di mia madre, insieme a sua sorella minore e contornata da tanti amici animali, che erano piccoli peluche che poco centravano con il suo mondo patinato.
Insomma la mia Barbie era una donna libera (nella mente e nel cuore), indipendente, affascinata dall’avventura e dai viaggi. Cose che fanno parte della donna che sono ora.
LA MIA ANIMA AVEVA LE IDEE CHIARE
E’ chiaro che la mia Barbie ero io, che attraverso di lei manifestavo la mia personalità e in potenziale la donna che sarei diventata. Ma soprattutto quello che manifestavo era la mia Anima.
Quando siamo piccoli siamo molto più anima di quando siamo adulti, poiché la sua luce è offuscata da tutte le sovrastrutture che sviluppiamo crescendo.
Da piccoli l’anima la percepiamo, la sentiamo e la manifestiamo anche attraverso i giochi che facciamo e le cose in cui crediamo da bambini.
Ad esempio la me piccola era arrabbiata e non capiva perchè non riuscisse ad usare i suoi poteri. Poteri che sentiva di avere come: la capacità di creare ciò che desiderava, o rendere reale il ritaglio di un qualcosa preso da una rivista. Oppure la certezza di riuscire a gestire il meteo a suo piacimento, chiamando il sole che si celava dietro le nubi con uno specchietto, ma questa è un’altra favola.
RICORDATI CHI ERI E IN COSA CREDEVI
Una volta adulti, tutto quel bellissimo potenziale fatto di magia e di talenti ed abilità, viene rilegato al mondo della fantasia e dell’immaginazione. Rinchiuso per sempre in una scatola sul quale il noi adulto vi appiccica l’etichetta:”impossibile”.
Se ti senti smarrito/a, se non sai di sapere quali e quanti talenti e abilità possiedi, se non ricordi più quali sono i tuoi poteri magici, rivolgi il tuo sguardo alla bambina e al bambino che eri. Lui/lei vivono in te, sono nascosti da qualche parte e stringono tra le braccia la scatola con la scritta “impossibile”.
La mia Barbie non aveva i tacchi a spillo ed era una viaggiatrice ed una curiosa ricercatrice. Come lei amo viaggiare in questo e in altri mondi, come lei sono desiderosa di scoperta ed esperienze. Con la mia Barbie ribelle rifiutavo lo stereotipo che era “imposto” ad una bambina e successivamente alla donna che quella bambina sarebbe diventata.
Se cerchi te stesso/a, ripensa a quello che facevi da bambino/a. A quale gioco amavi giocare? Quali “poteri” sapevi di possedere?
Se vuoi che ti aiuti in questo e a riconnetterti con la tua anima, possiamo lavorare insieme con l’aiuto dei Registri Akashici e del tuo Profilo Spirituale dell’Anima.