Talea n°3: a caccia dei tuoi Talenti, scopriamoli insieme o con la Lettura Akashica
Talea n°3: a caccia dei tuoi Talenti
Siamo giunti alla terza Talea nel percorso di auto aiuto che ho creato a sostegno di tanti che vivono momenti di tribolazione, crisi di identità, sentimenti di lacerazione tra la vita che attualmente vivono e quella invece che sentono dovrebbero vivere.
Nelle prime 2 Talee ho parlato di situazioni atte all’aumento della vibrazione di base personale. Chiaro che tale argomento non si può esaurire con quanto detto, vi sono altri aspetti da considerare e lavoro attivo da fare, ma sicuramente è un ottimo inizio per un cambio di attitudini e crescita di consapevolezza.
Oggi nella terza Talea affrontiamo il tema dei Talenti, ovvero quelle capacità e predisposizioni uniche che ci caratterizzano. Tutti abbiamo più di un talento, impossibile non averne alcuno. Che sia saper cucinare, saper ascoltare, saper progettare, saper comunicare, saper immaginare, in uno o più ambiti abbiamo talenti che sono nostri e solo noi facciamo quella determinata cosa in quel determinato modo, anche se un altro fa la stessa nostra cosa.
Vi dirò di più, abbiamo sia talenti personali, professionali e sociali che talenti extrasensoriali, soprattutto questi ultimi provengono dalla nostra anima e dal suo personale bagaglio esperienziale ed è possibile venirne a conoscenza collegandosi con il nostro Registro Akashico nella Lettura Akashica: “Profilo Spirituale dell’Anima”.
Talenti e Sistemi di Credenza
Molti di noi sono consapevoli dei propri talenti e attitudini e spesso queste persone consapevoli investono tempo su questo talento, portandolo al massimo della sua espressione e facendone anche una professione.
Molti altri sono consapevoli di alcuni o tutti i propri talenti, ma non credono in sé stessi, sono in svalutazione o credono di non meritare il successo (ci sarà una talea apposita su questo argomento), quindi non coltivano e sviluppano i propri talenti, magari li rilegano ad hobby da fare nei ritagli di tempo, perchè credono ( sistema di credenze auto-bloccante) che non potranno avere dei ricavi economici o poter essere indipendenti economicamente facendo quello che sanno ed amano fare.
In questo ultimo esempio entrano in gioco diversi fattori sui quali lavorare. Tra i primi c’è l’inconscio collettivo, nel quale sono presenti energie di credenze limitanti, che noi captiamo in base alle nostre proprie energie e credenze con le quali siamo in risonanza. In tal modo alimentiamo e cementiamo ancor di più il nostro proprio personale sistema di credenze, anch’esso pieno di energie bloccanti e depotenzianti.
Questo sistema di credenze, che durante una lettura Akashica si manifesta in diverse tipologie di blocchi appartenenti tutti alla sfera mentale e del subconscio, è spesso individuato come “modello di comportamento”, ossia una sorta di matrice base che funge da stampo e che ci viene affibbiato alla nascita secondo i modelli base dell’albero genealogico/famiglia di origine che abbiamo scelto nel piano di incarnazione.
Altre persone ancora, sono invece totalmente all’oscuro di quali possano essere i propri talenti. Questi individui sono coloro i quali vivono la vita costantemente addormentati, guidati dai bisogni primari ai quali rispondono come meglio possono in modo meccanicistico, basandosi unicamente sulle regole imposte dal sistema o al contrario andando contro il sistema stesso.
Spesso quest’ultimo tipo di individuo è totalmente disconnesso dal proprio Sè Superiore, si sente in balia della vita e dei suoi accadimenti accettandoli passivamente e sentendo di essere una vittima, oppure reagendo con rabbia verso se stessi o gli altri, oppure affidandosi a improbabili santi, forze o dio esterni a sé stessi, invocandone aiuto, supporto o perdono a seconda dei casi.
A caccia dei Talenti
Ma come possiamo scoprire o riconoscere i nostri talenti? Se proprio brancoliamo nel buio e non sappiamo da dove partire, dedichiamo un po’ di tempo a noi stessi ed anche con carta e penna alla mano stiliamo una lista lasciandoci ispirare da quanto segue.
Il bambino interiore
Tra le molti parti che compongono il nostro Io Sono c’è quella che viene identificata col nome di “bambino interiore”, Carl Jung lo ha chiamato il “Bambino Divino”. Molte tecniche consentono o consigliano un lavoro con il bambino interiore per risolvere svariati blocchi, conflitti o paure; ma non è mio intento fare questo o dilungarmi su questo argomento. Quello che vi suggerisco di fare è di chiudere gli occhi e ripensare a voi bambini.
Qual’è il primo fotogramma che vi arriva alla mente? Che età avevate? Che bambino eravate? Connettetevi con quell’immagine, con quel momento ed ascoltate, siate ricettivi a tutto: visioni, sensazioni, ricordi. Quando vi sentite abbastanza in sintonia con questa immagine, ricordate i giochi che facevate e cosa sognavate di essere. Percepite e rivivete l’energia di quel momento, di quell’entusiasmo, della gioia e della spensieratezza. Il bambino non conosce ostacoli, egli immagina e realizza, ed è così che deve essere.
Quando siete pronti riaprite gli occhi e riportate l’esito delle vostre considerazioni e dettagli sul foglio.
Per cosa vi cercano gli altri
Riflettete basandovi sulle richieste che ricevete da: amici, parenti, vicini di casa o conoscenti in genere. Per cosa vi cercano gli altri? Per quale vostra capacità, abilità, saper fare o sapere. Gli altri sono un aiuto per auto conoscerci, perchè spesso gli altri vedono in noi e di noi cose di cui non siamo consapevoli. Quindi fate questo lavoro oppure chiedete direttamente alle persone che sono parte della vostra vita in cosa siete bravi.
La gioia di fare
Cosa vi procura gioia quando la fate? Proprio questa mattina passeggiavo al sole con la mia amica Michela di feelfreeglutenfree , che è una Operatrice Olistica a Indirizzo Nutrizionale, la quale mi raccontava del piacere che provava nello scrivere articoli per un magazine di settore, anche se non le veniva riconosciuto nulla in termini economici.
Anche se è cosa giusta che sia corrisposto uno scambio energetico per un lavoro svolto, il punto da cui dobbiamo partire non è il denaro (affronterò a tempo debito questo argomento) ma l’attività che ci gratifica e che faremmo, senza mai stancarci, se avessimo i conti in ordine ed infinita abbondanza economica nelle nostre vite. Qual’è questa cosa per voi?
L’innata attitudine
Cosa fate con naturalezza, sicurezza e padronanza anche se non avete mai studiato nulla a riguardo? Abbiamo capacità innate, che diamo anche per scontate ma che scontate non sono affatto. Molte di queste predisposizioni naturali di cui siamo capaci nei più disparati settori ed attività, spesso sono il risultato di cose che abbiamo appreso in altre vite simultanee. Anzi più una anima è una “vecchia” anima, tante più cose conoscerà e sarà in grado di fare, senza averne fatto esperienza o averlo studiato in questa linea temporale e in questa incarnazione.
Ad esempio ho appena terminato un maglione all’uncinetto ed ho fatto svariati cappellini con la stessa tecnica con discreto successo, ma non avevo mai preso in mano lana ed uncinetto prima di adesso in questa vita, e questo mi capita in molti altri settori. Una mia amica mi ha chiesto: “Ma come fai ad imparare così velocemente?” Le ho istintivamente risposto: ” Perchè non imparo, ricordo!”
Quanto appena descritto, sono linee guida per individuare i vostri talenti personali, sociali e professionali. Potete trascrivere su un apposito quaderno tutto questo, che diventerà parte di uno schema più grande di definizione di voi stessi che man mano risulterà con l’aiuto delle Talee che pubblicherò di seguito. E se proprio siete pigri e non riuscite da soli, c’è sempre la Lettura Akashica del Profilo Spirituale dell’Anima che viene in vostro aiuto.
Con questa talea n°3 abbiamo risposto anche a due dei petali più interni dell’IKIGAI, immagine qui in alto, che ricordiamo essere:
- Ciò che si ama (la tua passione)
- Che cosa sei bravo a… (la tua vocazione)
IKIGAI è il termine giapponese utilizzato per descrivere la Propria Ragion d’Essere di cui ho parlato nel seguente post: https://www.espavo.it/2017/02/05/ikigai-trovare-la-propria-ragion-dessere/ e di cui ci serviremo più volte per procedere in questo lavoro.